Cosa significa fare (veramente) Email Marketing?

direct email marketing


A volte basta poco per perdere una grande occasione. Cerchi di ottenere un buon riscontro con il social media marketing, ti affidi alla forza virale dei blog, investi sul search marketing per incrementare la visibilità sui motori di ricerca, ma ti dimentichi di uno strumento chiave: l’email marketing.

Con l’email marketing il rapporto che si instaura con il lettore/destinatario è intimo, confidenziale. L’utente sceglie di iscriversi alla tua newsletter e ricevere la tua email, e leggerà il messaggio lontano dalla frenesia dei social.

Magari lo conserverà nella cartella dei preferiti per leggerlo in un secondo momento. O lo manderà ai suoi contatti. O a una persona interessata all’argomento.

Lavorare sull’email marketing vuol dire sfruttare uno degli strumenti più efficaci del web (l’email) e accorciare le distanze con l’utente. Molte aziende hanno migliorato le vendite attraverso l’email marketing e alcune di esse basano il loro business online proprio su questa forma promozionale, Groupon in primis.

Profilare il target

Amazon, ad esempio, ha fatto dell’email marketing una leva per aumentare le vendite concentrandosi sulla profilazione dell’utente. Una profilazione che diventa personalizzazione del messaggio in base ai gusti, alle necessità e ai desideri. Come sottolinea anche getvero.com

Inviare singole email non personalizzate a tutti i clienti è raramente il miglior modo di massimizzare i tuoi guadagni.

Amazon punta molto su questo aspetto dell’email marketing: non manda un unico identico messaggio a tutti gli iscritti, ma tante email che seguono le esigenze del singolo. E che magari si collegano agli acquisti fatti in tempi recenti

L’email marketing è una leva utile per vendere, per proporre offerte speciali. Ma non solo: può essere utilizzato anche per comunicare con il cliente, e renderlo partecipe dei cambiamenti che investono l’azienda.

modcloth

ModCloth, ad esempio, riporta le modifiche della e-mail policy con una newsletter (immagine sopra, presa da Hubspot). E lo fa in modo simpatico, non con un messaggio freddo e burocratico: anche da questi dettagli si vede la propensione di un’azienda alla comunicazione.

Contestualizzare e rendere accattivante la grafica

Rimaniamo sempre su ModCloth e dal blog di Hubspot prendiamo questa seconda immagine relativa a una newsletter dell’azienda di abbigliamento. In questo caso si chiede la partecipazione a una ricerca:

modcloth newsletter

 

Considerato il target della ModCloth (vestiti vintage, accessori retrò) la grafica è stata studiata con attenzione, rendendo il compito molto più invitante. Quante volte hai rifiutato di compilare un questionario? Tante, lo so, ma con una grafica così ricercata e una call to action così invitante i risultati non tardano ad arrivare.

Call to action

A proposito di call to action. Questa è una delle componenti fondamentali in una campagna di email marketing perché ti permette di concentrare l’attenzione dell’utente su un’azione specifica (comprare, provare, scaricare, leggere).

Un’altra campagna interessante è quella di Dropbox. Per Dropbox un cliente che non installa il software sul computer diventa un insuccesso, anche se si è iscritto al servizio. Ed ecco cosa manda per spingerti a installare il software (fonte Crazyegg):

dropbox email marketing newsletter

Cosa noti in questa email? In primo luogo il tono ironico del fumetto, un computer che sente la mancanza di Dropbox, un copy che elenca con una serie di punti i vantaggi dell’avere il software sul PC e un bottone Call to Action evidente, chiaro, facile da individuare. E brandizzato, ovvero creato con i colori del prodotto.

L’importanza del mobile

Un altro aspetto chiave dell’email marketing è l’attenzione verso i dispositivi mobile. Dispositivi sempre più utilizzati anche in italia: il 62% dei possessori di telefonino usa uno smartphone e l’Italia si piazza al terzo posto nella classifica europea dei paesi con un maggior tasso di diffusione dei tablet.

email marketing e mobile

Tutto questo significa solo una cosa: la tua strategia di email marketing deve essere ottimizzata per il mobile. Le email devono farsi leggere senza problemi da qualsiasi tablet e smartphone.

Lo studio dell’oggetto email (quella stringa di testo che descrive il contenuto dell’email) è indispensabile in un contesto in cui si cerca di eliminare qualsiasi messaggio che disturba l’attenzione. E poi c’è il pre-header, quella parte dell’email che precede il messaggio e che su alcuni dispositivi mobile viene anticipato permettendoti di dare un’occhiata all’interno del messaggio: anche questo è email marketing mobile!

email marketing mobile best practice

Ma è solo l’inizio. Devi progettare la tua email considerando le differenze tra i vari sistemi operativi, facendo particolare attenzione al peso e alle dimensioni delle immagini, pensando sia a una visualizzazione orizzontale che verticale del dispositivo.

Un bel lavoro, certo, ma indispensabile. Perché, secondo le previsioni di Email Monk, alla fine del 2013 il 50% delle email sarà letta da device mobili. E tu non vuoi perdere tutti questi utenti, vero?

Tu hai già iniziato a pensare alla strategia di email marketing per la tua azienda? Hai pensato a come far aumentare il numero di iscritti alla newsletter? Riuscirai a creare qualcosa di veramente utile o interessante per gli utenti iscritti? E soprattutto sarai in grado incrementare il tuo giro d’affari grazie all’email marketing?

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