Web Marketing Radar Gennaio 2015: digital marketing news



Nuovo appuntamento con le news del settore web marketing. Non c’è una settimana senza un aggiornamento, senza che qualcosa stravolga i piani e le attività stabilite. Ma in fin dei conti questo è il nostro mondo: il web è sempre in evoluzione e non possiamo fare altro che sfruttare gli strumenti che ci vengono messi a disposizione per ottenere il massimo.

Ecco perché pubblichiamo una sintesi delle ultime novità e degli articoli più interessanti in ambito digital marketing: per aiutarti a tenere traccia dei contenuti utili, ad aggiornare il feed reader e segnare i post indispensabili nella cartella dei preferiti. Per avere degli aggiornamenti quotidiani, invece, puoi seguire il nostro account Twitter o Google Plus.

Ricerche più pertinenti su LinkedIn

ricerche-linkedin

LinkedIn ha annunciato di aver migliorato il motore di ricerca interno della piattaforma, allo scopo di velocizzare le ricerche degli utenti fornendo risultati più coerenti con ciò che è effettivamente cercato.

Dopo aver modificato profondamente il layout, ora LinkedIn si dedica al proprio search engine, popolando i risultati delle ricerche in base ai contatti dell’utente, i gruppi a cui è iscritto e le aziende che segue. Per la prima volta, inoltre, anche gli iscritti con profili free potranno fare ricerche al di fuori della propria rete di contatti, una feature finora disponibile solo agli account premium.

L’aspetto più interessante, tuttavia, è quello che riguarda i contenuti postati dagli utenti, poiché LinkedIn mostrerà tra i risultati anche post dei blog e documenti caricati su Slideshare, se pertinenti con la ricerca. A questo proposito va ricordato che il tool di LinkedIn, chiamato Pulse, era disponibile finora solo per gli utenti residenti in USA, d’ora in poi sarà attivo anche per i 130 milioni utenti di lingua inglese al di fuori degli States, un ampliamento del servizio che in futuro potrebbe riguardare anche gli utenti di altre nazionalità.

Al momento non è possibile prevedere quando si potrà usare questo servizio in Italia, ma è molto probabile che ci saranno ulteriori cambiamenti nella piattaforma nel corso del 2015.

Fonte: http://www.searchenginejournal.com/linkedin-revamps-search-engine-speed-relevancy/123512/

Come diffondere i contenuti senza duplicarli?

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È noto a tutti che Google penalizza i contenuti duplicati, tuttavia sappiamo bene quanto sia importante diffondere i contenuti di un post su piattaforme differenti per raggiungere un’audience più ampia e stimolare le interazioni (commenti, condivisioni sui social ecc.).

Un interessante articolo di Randy Milanovic uscito in origine sul blog di Kayak Online Marketing presenta i risultati di un test relativo alla cosiddetta content syndication, ovvero la diffusione dello stesso contenuto su più canali.

In sintesi, l’autore ha scritto un post per Kayak, la fonte originale, dopo lo ha pubblicato anche su Social Media Today integralmente linkando la fonte originale (usando un canonical link e inserendo l’attributo no follow per tutti gli altri link all’interno del post) e su LinkedIn Pulse. Inoltre il 90% del post è stato pubblicato sul profilo Google Plus dell’autore e su Medium, aggregatore di contenuti connesso all’account Twitter e ideale anche per i long post.

Infine l’articolo è stato linkato su altri canali social come Facebook e Twitter usando delle intro differenti.

Il risultato è stato incredibilmente positivo: il post ha raggiunto un’audience 8 volte superiore al normale grazie alla self-syndication.

Questo esperimento rappresenta un nuovo approccio alla distribuzione dei contenuti, un contributo utile all’eterno dibattito sulla duplicazione dei contenuti e al rischio di penalizzazioni sui search engine.

Fonte: http://www.kayakonlinemarketing.com/blog/doubling-down-on-duplicate-content-among-a-diverse-audience

Aumentare l’engagement con il visual storytelling

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Le persone sono maggiormente propense a farsi coinvolgere da un contenuto visuale che racconta una storia e suscita emozioni in modo più diretto rispetto al testo scritto.

Partendo da questo assunto, Social Media Examiner ha preparato una guida in 11 punti per migliorare il social sharing e l’engagement dei post, una serie di consigli utili per rafforzare l’identità visiva del tuo brand.

Realizzare delle illustrazioni originali e coerenti sotto l’aspetto colorimetrico con il tuo brand e la grafica del tuo sito, ad esempio, genera un senso di familiarità nel lettore e lo incoraggia alla condivisione dei contenuti sui social.

Fonte: http://www.socialmediaexaminer.com/use-visuals-to-engage-your-audience/

Facebook si veste da intranet

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L’ultima novità a Palo Alto è Facebook At Work, un’app per ora accessibile solo ad alcune aziende selezionate, progettata per facilitare la comunicazione interaziendale separando i profili personali da quelli professionali.

Facebook At Work permette un’esperienza d’uso del tutto simile a quella classica, poiché include il News Feed, il calendario eventi, i messaggi privati e la creazione di gruppi. Il vantaggio di quest’app consisterebbe nell’accesso riservato ai soli dipendenti di un’azienda e nell’assenza di inserzioni pubblicitarie, inoltre secondo quanto affermato da Facebook tutte le informazioni condivise su questa piattaforma sarebbero “sicure, protette e confidenziali” nel rispetto della privacy.

È ancora presto per dire se questa invasione di Facebook nel campo intranet avrà successo, nei prossimi mesi saranno comunicati i dettagli relativi ai costi del servizio (che presumibilmente sarà in abbonamento) e alle ulteriori funzionalità per le aziende.

Fonte: http://marketingland.com/facebook-launch-work-social-solution-company-communication-114336

Facebook combatte le bufale

Il punto è questo: molti siti devono generare traffico. Certo, questo è un punto essenziale per qualsiasi progetto web ma c’è chi punta a una nicchia ristretta. E c’è chi, per scelte di business diverse, deve lavorare sui numeri. Deve ottenere visite a profusione. Per questo spinge sul click baiting, ovvero sulla creazione di contenuti che attirano i click.

Spesso questi contenuti sono delle bufale. Ovvero sono degli articoli creati solo per attirare click. Per questo Facebook aveva annunciato già da qualche tempo un giro di vite per risolvere questo problema. Ora è possibile segnalare le news false: secondo l’aggiornamento ufficiale, infatti, adesso è disponibile un’opzione in più nel report che permette appunto di indicare un determinato post come falso.

Vita dura per chi si era abituato a combinare headline sensazionalistiche con immagini completamente fuori luogo, e che promettevano notizie inesistenti. Questo aggiornamento avrà ricadute anche su progetti come Lercio.it?

Torna il Cluetrain Manifesto dopo 16 anni

Per concludere la nostra perlustrazione segnaliamo che è uscita una versione aggiornata del Cluetrain Manifesto, diffuso originariamente nel 1999. Quelle 95 tesi generarono un grande dibattito nel mondo della comunicazione online (una delle più citate è la prima, “I mercati sono conversazioni”), a distanza di 16 anni è cambiato tutto e probabilmente le nuove 121 tesi del Cluetrain non avranno lo stesso clamoroso effetto raggiunto in passato, tuttavia penso sia interessante andare a caccia di indizi per capire come sarà il web prossimo venturo.

Fonte: http://listicle.io/cluetrain/

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